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Motta Visconti
(Milano)
Bark Cloth ( o Barkcloth), tecnica di lavorazione del tessuto proveniente dalle regione dell'Africa e alcune aree dell'Asia, oggi viene ancora praticata sopratutto tra i Baganda dell'Uganda.
Originariamente il tessuto era utilizzato per importanti cerimonie, ricorrenze come matrimoni o funerali, dalle famiglie reali del regno Bugandese.
Il tessuto viene ricavato dalla pianta della Moraceae, tra cui la Broussonetia papyrifera, la Artocarpus altillis ( albero del pane) e Ficus.
Il tessuto si ottiene battendo la corteccia (bark, in inglese) fino a farla diventare sottile ed elastica. Da una corteccia di 75×150 centimetri, si ottiene un tessuto grande fino a 400×180. L'albero decorticato viene ricoperto da grandi foglie di banano in modo da consentire la ricrescita della corteccia. Un albero nel corso della sua esistenza (40 anni) può arrivare a produrre fino a 400 metri quadrati di stoffa.
Al fine di salvaguardare questa tecnica (secondo alcuni studi risalente all'era preistorica), praticata dai Baganda almeno nel XIII secolo che rischiava di andar perduta, a seguito dell'introduzione del cotone a partire dal XIX secolo, l'UNESCO nel novembre 2005 la iscrive tra i PATRIMONI IMMATERIALI DELL'UMANITà.