Una decina di giorni fa, durante una micro-vacanza, ho avuto modo di raccogliere un po' di conchiglie.
Sebbene l'autunno sia ormai alle porte, creare degli oggetti decorativi con questi affascinanti regali del mare può essere un modo per avere sempre a portata di mano un pizzico di estate; se poi le abbiamo raccolte noi stesse durante una vacanza, avranno anche il valore aggiunto del ricordo di bei momenti.
Si possono utilizzare in molti modi: il più veloce ed immediato è il semplice riempire di conchiglie un vaso di vetro, un piatto o una ciotola.
Oppure possiamo facilmente incollarle a delle cornici, magari per esporre le foto delle vacanze, o ad una scatolina, per conservare ed offrire dolcetti o contenere qualsiasi piccola cosa.
Ma se le foriamo potremo avere diverse altre possibilità.
Premetto che prima d'ora non mi ero mai trovata alle prese con questa operazione; così ho chiesto dei consigli alle lettrici del mio blog e loro me ne hanno gentilmente forniti alcuni.
Li ho sperimentati e, riassumendo, il procedimento per forare le conchiglie senza romperle è questo: innazitutto, bisogna armarsi di molta pazienza perchè è un lavoro un po' lungo, da fare con calma. La conchiglia va appoggiata su un piano rigido, ma con un panno morbido posto sotto di essa, con la cavità rivolta verso l'alto.
Quelle più sottili si possono bucare con l'aiuto di un punteruolo, o di un chiodo sottile, che va ruotato come se si avvitasse una vite, senza premere troppo perchè si potrebbero rompere.
Per quelle più grosse e spesse si può utilizzare un trapano; l'ideale sarebbe poter disporre di quelli piccoli e multifunzione, ideati proprio per il bricolage, ma anche uno di quelli normali può andare bene... io avevo a disposizione solo quest'ultimo...e l'aiuto di mio marito. In entrambi i casi, bisogna avere l'accortezza di usare la punta più piccola possibile e di non premere eccessivamente, lasciando che la punta penetri il più lentamente possibile.
Per esempio creando dei mobìles, ossia quegli oggetti da appendere, sospesi al soffito o ad un ramo di un albero, con diversi componenti che pendono da fili di nylon, corda, spago, o nastri e che, muovendosi con il vento, emettono piacevoli suoni.
In questo caso, ho utilizzato dello spago sottile per infilare le conchiglie, trattenendole nella posizione desiderata con dei piccoli nodi, e ho creato delle "catene" che ho a loro volta fissato (sempre mediante dei nodi) ai forellini praticati in un coccio, recuperato anch'esso sul bagnasciuga.
Altri tipi di mobìles sono quelli da parete: questi non si muovono con il vento ma sono gradevolmente decorativi. Per realizzare quello nella foto sottostante, ho legato dei pezzi di spago ad un legno trovato sulla spiaggia, ho infilato le conchiglie nel modo descritto per quello a sospensione, intervallando però le conchiglie con dei nodi praticati tra due fili diversi, simulando così una rete da pesca.
Trovo simpatico il fatto che il legno che ho utilizzato come supporto abbia la forma che ricorda vagamente un pesce, o una balena, sorridente.
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