oltre 10 anni fa
questa volta io davvero non avevo nessunissima intenzione di creare confusione o scatenare polemiche
la mia era solo una domanda rivolta a chi magari conosceva leggi o era piu addentro in queste casistiche
forse ho posto male la domanda, forse sono stata fraintesa
faccio, se posso un altro esempio: io compro una maglietta lacoste, e poi ci ricamo sopra dei fiori a punto croce
io non credo che basti questo per poterla vendere, voglio dire, la ditta che produce le magliette o mi ha dato un'autorizzazione a fare il ricamo
oppure avrei dovuto prendere una maglietta senza loghi, senza marca, diciamo " piu anonima" e apportare poi i miei ricami, e quindi solo in questo caso avrei potuto rivenderla al pubblico
ma non essendo tanto esperta in materia di leggi ecc forse ...ed era questo il mio quesito.... esiste una qualche legge che permette all'hobbysta di "trasformare" anche un oggetto commerciale e poi rivenderlo
non so...se qualcuna o lo staff può saperlo...
grazie a chi mi darà lumi ;)
oltre 10 anni fa
Ciao Stefania, ti do ancora ragione. E tra l altro, volevo sapere perchè il topic è stato chiuso. Non mi sembra che si sia detto niente di strano, anzi. A presto, buon lavoro ragazze :))))
oltre 10 anni fa
Ma perché è stato chiuso? Ero interessata anche io alla risposta... Mah...
oltre 10 anni fa
anche io veramente. Mi occupo di carte e cartone, però può capitare di lavorare carta con un logo che somiglia a un simbolo famoso (ad esempio m'è capitato di lavorare delle carte con Topolino, specie quando creo album per bambini. Magari non è il Topolino originale perchè la Disney ha la riproduzione vietata), ma magari gli somiglia
oltre 10 anni fa
Giois, se ho ben capito non si parla di marchi, ma di cose comprate belle che pronte (o quasi) e rivendute come handmade o semplicemente aggiungendo che so uno strass o poco più.
La questione era se queste cose possano essere o meno ritenute handmade.
oltre 10 anni fa
Allora io potrei comprare dai cinesi una bustina a prezzo bassissimo, attaccare due bottoni e rivenderla come handmade...molto meno laborioso!
oltre 10 anni fa
Buongiorno!
Non è questione di leggi o di marchi, in questo caso. Nessuno sta falsificando dei loghi o dei marchi @giois.
Pensiamo agli articoli di riciclo creativo. Per voi è meno creativo se si sistema una maglietta di marca rispetto ad una comprata al mercato? Non credo. O se si decora delle scarpe di marca o delle scarpe da poche lire?
Perchè alcune cose vengono accettate come creative ed altre no? Sul nostro sito vi sono moltissimi oggetti che partono da una base esistente.
Ad esempio il decoupage: non è altro che una base esistente alla quale si applicano tovaglioli o carta acquistata. Quale è la differenza?
Faccio altri riferimenti a mero titolo d'esempio:
- infradito decorate
- cover decorate
- bigiotteria realizzata con materiali che si acquistano
e molti altri..
Buona giornata a tutti.
oltre 10 anni fa
...uhm...però mi sa che non mi sono spiegata
io non intendevo chi usa basi come vasi, lampade, piuttosto che una maglietta o una borsa preesistenti,perchè è ovvio che ci sono attività che lo richiedono, voglio dire se io dipingessi le tovaglie non mi metterei certo a cucire una tovaglia da sola: comprerei una tovaglia o della stoffa e poi la dipingerei e creerei cosi la mia forma d'arte
io invece mi riferivo proprio ai brand...forse ho frainteso la foto di ieri in homepage, e quindi ho sbagliato a citarla come esempio
però ho visto anche qui sul sito delle cose "firmate" ...non necessariamente con loghi di moda, ma per esempio bigliettini di auguri ecc, però poi magari solo perchè cambiati con l'aggiunta di un nastro o una perla e resi come " proprie creazioni"
rifaccio un esempio
compro in cartoleria un biglietto di auguri di hello kitty e poi a casa applico un fiocco, la mia domanda è...lo posso vendere come handmade? o entriamo sempre in quella casistica di copyright ecc?
oltre 10 anni fa
Ciao Stefania,
mi permetto di aggiungere alcune mie considerazioni agli ultimi commenti, relativi alla questione della differenza tra handmade e riciclo creativo.
Sono pienamente d'accordo sull'originalità del riciclo creativo e sul fatto che possa essere realizzato, indifferentemente, a partire da materiali di basso pregio o di alto pregio.
Nel secondo caso, però, credo che si ponga impellente il problema del copyright, semplicemente perchè, come dice giustamente Stefania, un oggetto "di marca" è chiaramente riconoscibile.
Con questo, non voglio sminuire anche l'oggetto meno famoso, perchè come mi insegna chi conosce l'argomento meglio di me, anche su quello ci può essere un chiaro e tondo, e legittimissimo, copyright.
Venendo poi al concetto di riciclo, vado a vedere sul dizionario e leggo:
"Recuperare e riutilizzare materiali di scarto e di rifiuto e/o reimpiegare qlcu. con mansioni differenti".
E adesso veniamo alla mia personale opinione, e mi baso sull'esempio fatto da te, Stefania, se ho capito bene: prendere una scarpa o una borsa nuova di pacca (attenzione, non si tratta di un mobile vintage o di un oggetto di scarto o che buttereste nella pattumiera, per chiarirsi, nell'indifferenziato, o nella plastica, o nel vetro) e sostituire la tomaia, un gancio, una chiusura, o una sua parte, con un pezzo di stoffa, anch'esso chiaramente acquistato un tanto al metro, non mi sembra un esempio calzante di riciclo creativo.
Vogliamo dire che l'oggetto di partenza, non era di recupero ma che riciclandolo creativamente se ne cambiava la destinazione d'uso?
L'esempio portato da te, Stefania, non rientra neppure in questa casistica. Perchè la scarpa nuova di pacca o la borsa che a dir su voglia, dopo essere stata rivista e corretta creativamente, torna ad essere utilizzata come una comunissima scarpa o borsa.
No, penso che quell'esempio portato da Stefania e sottolineato anche da altre creative, non possa rientrare nella categoria di riciclaggio creativo.
Con questo, esprimo la mia personale opinione senza offesa per nessuno, senza ricriminare le decisioni prese da chi di dovere che rispetto pienamente.
ciao a tutte, e buon lavoro :-))))))))) :-)))))) :-))))))