No non devi lasciare alcuna ricevuta, se è per tua scelta per una tua questione amministrativa personale sei liberissima...ma non hai alcun obbligo in quanto hobbysta.....
ti riporto un articolo interessante:
Diciamo che una normativa precisa che regoli l’attività dell’hobbista ancora non c’è, per lo meno a livello nazionale. Però, tanto per cominciare, è indispensabile sapere chi può essere definito hobbista.
L’hobbista è quel soggetto che:
Se sono presenti tutte queste condizioni, l’hobbista non deve prendere la partita iva e non deve essere iscritto in nessun albo in quanto non è né un artigiano, né un commerciante. Per questo, se lo scambio avviene tra privati, l’hobbista non ha l’obbligo di rilasciare ricevuta o scontrino (che, in quanto documenti fiscali, sono richiesti solo a chi ha la p.i.).
Se invece la vendita avviene tra l’hobbista e un committente con p.i. (per esempio un commerciante) in questo caso va rilasciata la ricevuta per prestazione occasionale, che altro non è che una ricevuta su foglio bianco dove indicare i dati del committente, quelli dell’hobbista, il tipo di lavoro svolto e l’importo sul quale calcolare il 20% di ritenuta di acconto (in rete si possono trovare dei modelli da scaricare).
Ricordo che la prestazione occasionale per uno stesso committente non può durare più di 30 giorni l’anno e deve comunque mantenere le caratteristiche di lavoro saltuario, amatoriale, non organizzato.
Vendita nei mercatini:
L’hobbista può vendere anche nei mercatini. Sono mercatini appositamente riservati a chi appunto come gli hobbisti, non hanno la P.I. E’ sempre bene fare attenzione a non esporre in un mercatino riservato agli ambulanti (che sono quelli che hanno p.i.).
Prima di cominciare ad esporre e vendere, è importante essere in possesso di queste documentazioni da mostrare in caso di controllo:
“di esercitare l’attività di esposizione e vendita di proprie opere dell’ingegno a carattere creativosenza necessità di autorizzazione amministrativa secondo quanto disposto dell’art.4 comme II lettera H del D.L.31-03-1998nr114 “ (ricorda che dichiarazioni false e mendaci sono punite dalla legge)
Importante da ricordare che in molte Regioni è stato stabilito che non si possa partecipare a più di un tot di mercatini ( la vidimazione del tesserino dell’hobbista serve proprio a comprovare il numero di mercati a cui si è partecipato).
Oneri da pagare
Per evitare sorprese sulle spese da sostenere, consiglio sempre di chiedere agli organizzatori del mercatino a cui si vuol partecipare, se c’è da pagare una quota per l’occupazione del suolo e l’illuminazione e soprattutto quanto costa e cosa comprende.
Dove andare.
Per sapere date e luoghi dei mercatini, in genere i comuni, le proloco le associazioni culturali presenti nei vari paesi possono offrire utili informazioni.
I guadagni dell’hobbista vanno dichiarati?
Sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, tutti gli hobbisti che non possiedono altri redditi se non quelli derivanti dalla vendita dei propri manufatti, purchè questi non superino i 5000 euro l’anno. In tutti gli altri casi in cui siano presenti altri redditi da cumulare, è bene chiedere al commercialista.
In genere molte hobbiste per tenere traccia dei propri guadagni e verificare o meno il superamento della soglia dei 5000 euro, tengono per comodità un blocchetto di ricevute semplici in duplice copia (quelli che si trovano in cartoleria) da rilasciare al cliente ad ogni vendita.
Nel caso in cui la soglia dovesse essere superata o nel caso in cui l’attività di hobbista diventasse abituale ed organizzata (venendo meno i presupposti della occasionalità), l’apertura della p.i. come artigiano diventa indispensabile.
Salve,
il fatto di avere un "negozio" pur virtuale, con tutta una serie di articoli e prezzi, non fa venir meno il fatto della occasionalità e saltuarietà ???...potrebbe essere inteso come un qualcosa di organizzato e continuativo....
chi sa qualcosa a questo proposito??
Ciao IdeeDipinte,
Penso che nel tuo caso, anche se sei esonerata dal fare la dichiarazione dei redditi, il fatto di rilasciare le ricevute non-fiscali serva proprio a dimostrare, in caso di controllo fiscale, che non hai superato la soglia dei 5.000 Euro di guadagni. Essendo vendite on-line, come dice Carmen, sono tracciabili.
Nel mio caso, invece, visto che ho un lavoro dipendente e per me questo è solo un hobby, mi trovo ad essere "svantaggiata" rispetto a chi non lavora, perché non solo devo rilasciare le ricevute non-fiscali per eventuali vendite, ma devo anche dichiarare questi guadagni nella dichiarazione dei redditi.... (quasi quasi mi viene da dire: "per fortuna che su Misshobby non ho ancora venduta nulla!").
Intanto vado a comprarmi il blocchetto di ricevute....non si sa mai!
:)
Buon we creativo a tutte!
Fisco amico ha fatto un riassunto molto dettagliato...grazie...avrei tuttavia, ancora un dubbio che credo possa interessare tutte le colleghe.
Dovendo dichiarare i ricavi percepiti, immagino che vanno considerati solo le cifre relative al prodotto venduto...senza i costi di spedizione ...giusto ??? (...e già ci sarebbe comunque da aprire un inciso poiché se è giusto dichiarare le cifre ricavate dalle vendite occasionali, sarebbe altrettanto corretto portare in detrazione la spesa per i materiale....)