quasi 10 anni fa
ciao a tutti.
Volevo dirvi per per la partita iva, non ci sono costi per aprirla in se stessa.
Almeno, quando l'aprii io non pagai nulla e anche per lasciarla aperta non paghi, se non fatturi.
Detto questo, io credo che per trasformare il proprio hobby in un lavoro, non sia una priorità quella della partita iva. Nel senso, è possibile prima lavorare sul proprio giro di affari, come hobbysta, e poi a un certo punto questo giro diventerà talmente grande che verrà naturale aprirla, perchè ricordiamoci che con la partita iva puoi scaricare l'iva sui materiali che compri cosa che non fai come privato hobbysta.
Chiaramente uno innanzi tutto si deve chiedere che tipo di lavoro vuole fare. Nel senso, vuoi un un laboratorio fisico dove le persone possano vedere come lavori e acquistare le cose che fai? Ha i suoi vantaggi: innanzi tutto, non hai i costi alti che ha un negozio, è molto gratificante, hai un contatto diretto con il possibile acquirente, stai in mezzo a un ambiente dove poter sistemare tutte le tue cose e dove lavorare in santa pace, ti da l'idea vera e concreta di un lavoro fisico. Ma ha anche i suoi svantaggi: possono esserci dei costi, ad esempio se non hai un locale tuo, chiaramente dovrai pagare le utenze, eccetera eccetera. Se hai la casa grande, puoi destinare una stanza a questo scopo. Ma devi attrezzarla all'accoglienza delle persone.
Sempre in casa, puoi organizzare delle serate incontro, dove poter proporre le tue cose.
Poi ci sono i mercatini, a fronte di un investimento modesto, puoi farne 12 all'anno con la tessera di hobbysta.
Oppure, vuoi buttarti su un lavoro di e-commerce?
In questo caso, non mi sento di dirti che i costi fissi non ci sono. Perchè invece di soldi, magari, ci devi investire tempo, e tanto!!! Fatti in giro su certi siti o blog di persone che hanno fatto quel che dici tu,un lavoro da un hobby. sono siti molto attivi, che postano, che danno info, che forniscono tutoriali. A fronte di un pattern venduto, magari a 5 euro, ci sono ore e ore di lavoro dietro le quinte, chiaramente non retribuito. Ma questa ultima affermazione non è del tutto esatta, perchè si possono scegliere programmi di affiliazione, cioè inserire della pubblicità sul proprio blog o sito. questo consente di guadagnare sulle impressioni, sui click, ma non vi so dire molto, mi sto informando.
Credo che considerata la grande catena di passa parola che è fb e che sono i social, postare spesso è il segreto.
Ma non solo postare "buon giorno e tutti" o "buonanotte"!
Lavorare sui tutoriali, avere un proprio canale con video da proporre, regalare idee, e poi magari ci scappa la vendita. Io trovo che fatto bene tutto questo da frutti, ma bisogna essere disposti a investirci tempo, tanto tempo. Poi magari ci si fa un nome, e allora la gente si crea delle aspettative, e devi stare al passo. Non è che puoi stare assente mesi e mesi, la gente sente una certa affiliazione, a volte si lamenta anche!
Inoltre, spesso se lo crei per lavoro, non ti diverti molto, nel senso che magari devi riprodurre un oggetto molte volte, anche se poi alla fine uno trova sempre passione in ciò che fa, ma a volte è dura, soprattutto se una persone crea soprattutto per se stessa. E' un pò come la differneza tra un Mozart e un Salieri.
Tu vuoi essere più Mozart o Salieri?
Io credo che un Salieri, cioè una persona che mette un pò da parte la voglia "pura "di creare per se stesso e per il piacere di farlo, oggi venda di più di un Mozart, cioè di una persona che crea per se stessa. Ma questo come modesto parere. Ogni cosa ha pro e contro. E' solo una questione di priorità, non certo di bravura o meno.
In bocca al lupo ragazzi
Serena :-)