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Italia
oltre 10 anni fa
oggi è domenica e mi prendo un po di tempo per raccontare la mia storia.
fin da quando avevo un anno mio padre si è accorto della mia vena artistica, mia madre si è invece rassegnata ad avere tutti i murales, i mobili decorati a mano scarabocchiati con qualsiasi cosa trovavo,crescendo ho seguito la mia inclinazione manuale, mia madre faceva la sarta e io avevo una montagna di bottoni affascinanti che mi chiamavano alora dall'altro di miei tre anni ho attaccato tanti bottoni sul mio grambiulino che non potevo nemmeno alzarmi x quanto pesava( questo lo racconta sempre mia madre perchè io non lo ricordo)... arriva l'asilo con tutti i lavorini affascinanti, le elementari ... alla fine di ogni pagina di qualsiasi materia mi rimanev sempre uno spazio che usavo per fare un disegno in tema con il compito, e questo man mano che crescevo e salivo di classe dava molto fastidio alle maestrre che mi strillavano sempre e sempre dicevano ai miei genitori che era ora di smettere di fare il disegnino anche in fondo al problema, naturalmente mi beccavo le strillate fino alla quinta elementare, ma di smettere di disegnare, incollare ecc... non se ne parava nemmeno!!!alle medie le mie materie preferite erano naturalmente il disegno e le applicazioni tecniche che ora non esistono più... in prima media per tutto l'anno scolastico ho fatto i disegni anche alla mia compagna di banco,lei non sapeva nemmeno che significasse fare una riga!!!la prof però non era mica scema!!! Ha notato che i disegni di leonarda erano fatti dalla stessa mano,cioè la mia, anche perchè in classe io lavoravo e lei no, quindi a lei come voto finale ha messo un bel...9 e a me come voto finale un bellissimo....6 !!!! SEIIIIIIIIIIIIIIIII ....e lei passava davanti al negozio di mia madre e mi faceva il gesto nove e tu sei!!! CHE RABBIA!!!...La lezione però è servita... NON FARO' MAI PIU' UN DISEGNO A NESSUNO....passiamo al liceo: da brava ragazzina il rimo giorno di liceo artistico mi accompagnano a scuola i miei genitori, erano gli anni 70...anni di rivoluzione, di scioperi e occupazioni, mio padre sempre mi aveva assecondato nella mia vena artistica,(anche lui era artista, era musicista)... nell'atrio del liceo ci stava la cattedra del bidello ... lo chiamavamo poi scheletrino per quanto era magro, e di fronte a lui un tipo un po stravagante tutto vestito di nero con un maxicappotto anche nero un cappello in testa tipo prete di panno nero dal quale spuntavano una massa di capelli lunghi ricci e brizzolati cacio e pepe... eravamo proprio a fianco a loro quand il bidello lo saluta alzandosi in piedi. buongiorno professore.... mia madre sgrana gli occhi e prende mio padre da parte e gli dice: ma ... ma guarda dove l'abbiamo portata!!!! se quello è il professore non oso pensare i resto.. sai che facciamo??? riportiamocela a casa!!! .... mio padre se la prende sotto braccio e le dice.... NOI andiamo a casa e rivolto a me... vai, vai per la tua strada.... e così sono andata... la mattina mi accompagnava in macchina e quando era bel tempo tornava a casa da sola, a volte a piedi, con la mia bella cartellina 50 x 70 con i fiocchetti sotto il braccio,arrivavo a casa saltando e strillando.... sono un'artistaaaaaaaaaaaaaa sono un 'artistaaaaaaaaaaaaaaaaaa....insomma tra alti e bassi ( più bassi che alti perchè non mi piaceva studiare ma solo disegnare) riesco ad arrivare all'esame di maturità per la seconda volta. perchè l'anno precedene da brava rivoluzionaria ho rovesciato la cattedra della commissione e me ne sono andata via sbattendo la porta della classe facendo quasi crollare tutto il palazzo.... bene mi diplomo... me ne vado in giro nello studio d'arte di un mio professore, mi sedevo su uno sgabellino e stavo ore a guardarlo mentre dipingeva...nel frattempo iutavo mia madre alla sartoria, ma solo quando ne avevo voglia, non volevo realmente cucire, m solo creare, e mio padre mi manda in una scuola di alta moda per stilisti e modellisti.....mi diplomo anche lì stavolta con un voto massimo... ma non contenta ho frequentato un'altra scuola di moda,che usava un metodo diverso da quello della precedente.. e quindi mi ri diplomo con il massimo voto... inizio a cercare lavoro, volevo insegnare il figurino, il modellismo... ma che bello er realizzare un modello!!! mi piaceva da impazzire...finchè un giorno trovo una inserzione di una scuola che cercava maestre di figurinismo e modellismo.... mi precipito, accompagnata da mia madre e dalla mia bamina piccola ( ne frattempo mi ero sposata e diventata mamma)... a direttice della scuola mi guarda con due fessure di occhi gelidi... mi fa delle domande e poi mi dice che si mi prende ad insegnare ma devo fare un aggiornamento per imparare il loro metodo( metodi per disegnare sia a figura umana che per realizzare e basi di un modello ne esistono tantissimi) ...quindi prende una montagna di fogli e mentre mi spiega il tipo di lavoro che dovrei svolgere mi fa firmare e firmare...fogli su fogli... ce ne andiamo a casa soddisfatte soprattutto io che avevo trovato il lavoro che volevo!!!! ma la mattina dopo... andando alla scuola per lavorare la direttrice mi dice che i fogli che ho firmato erano l'iscrizione al corso e non per insegnare bensì per fare di nuovo l'allieva!!!! mi arrabbio molto( vorrei scrivere un'atra parola per rendere bene l'idea della mia furia)... e lei mi dice che posso anche andare a caa, ma comunque il corso lo devo pagare per intero!!!! così mi faccioaltri 2 anni con l'arpia, alla fine mi faceva insegnare qualcosa a qualche allieva che si iscriveva in ritardo oppure alle straniere che non parlavano una parola di italiano e che faticaaaaaaaaaaaa... ma ho stretto i denti, e sono arrivata in fondo . fino a quando lei mi ha detto che mi avrebbe "concesso" di aprire una sua succursale, ma dovevo versarle di diritti d'autore e potevo insegnare solo il primo anno e le allieve il secondo anno le avrei dovute dirottare da lei!!! bene ho accettato,ma pochè stupida non mi ritengo ho pensato che come lei era riuscita a inventare un metodo di taglio ... lo avrei fatto anche io... e così ho fatto un duro lavoro di tre anni, creato le mie basi, controllate e sdifettate,fotocopiate tutte le dispense , rilegate e depositate all'ufficio diritti d'autore... bene mi ero liberata di lei...
alla fine mi sono aperta un negozietto di sartoria, insieme a mia madre, ho creato una collezione di cento abiti e ho realizzato una sfilata nella scuola americana di roma ..ho lavorato sodo.ho preparato tutte le indossatrici che erano ragazze belle , ma non professioniste,ho insegnato loro a camminare, a muoversi, a girare, insomma a sfilare, con la music, senza musica... e la sfilata è stata bellissima,la ricordo ancora con emozione.... ma il poco lavoro che ci stava, non bastava mai e allora cercavo sempre strade alternative, sempre da esterna ho lavorato per le più belle firme dell'alta moda italiana,ma il mio spirito sempre in vena di cambiamenti ...non si accontentava mai... non volevo solo cucire, volevo creare, mi mancava la pittura, mi mancavano le persone che si affidavano, in pratica er una creativa fare cose classiche, gonnellline e camicette, non era la mia soddisfazione maggiore, allora poichè dovevo lavorare comunque, nelle mie ore libere me ne andavo in un box macchina piuttosto grande a dipingere, mi ero creata il mio spazio, il mio atelier di pittura...stavo lì in ogni mio momento libero, di giorno, di domenica, a natale, a capodanno a pasqua, sempre..... poi mia madre ha cominciato a lamentarsi che non ci vedeva bene, che il nero era diventato quadi impossibile da lavorare... allora le ho detto:sai mi sono stancata di dipingere sottoterra nel box, con la luce artificiale entro che è buio, non so che tempo fa a di fuori del box, esco che è di nuovo buio, mi sono sepolta viva lì sotto, allora ora si cambia lavoro,nel frattempo mia figlia era cresciuta aveva 25 anni, io ho insegnato anche a lei a fare molte cose tra le quali i gioielli.
si cambia, facciamo un negozio di bomboniere e articoli da regalo, e dalla parte piccola del negozio il laboratotio dove io posso dipingere e fare scuola di pittura.... bene inizia così, io, mia figlia e un amica mettiamo su il negozio che ancora esiste.... nel frattempo dipingevo, facevo quadri su quadri, mostre, fino a diventare una artista quotata... nel frattempo mentre avevo il laboratorio di sartoria, ascolatavo sempre la radio, un giorno arriva la canzone aria e io ne rimango folgorata all'istante, ma quanto mi piace questa cnzone, quando la trasmettevano mi avvicinavo alla radio, alzavo il volume e l'ascoltavo rapita chiedendo alle ragazze se sapevano chi la cantava, nessuno lo sapeva perchè la canzone era ancora nuova, finchè un giorno lo speacker dice : avete ascoltato aria l'ultima canzone di gianna nannini....e io: ah ma guarda gianna nannini che bella canzone che ha fatto, ma chi l'avrebbe detto!!! mi piace proprio ce l'avevo sempre nelle orecchie, nella mente, nell'anima.... finchè un giorno è esplosa la fantasiae ho detto.IO QUESTA CANZONE A DIPINGO.... nel laboratorio si è alzato il silenzio, le macchine hanno smesso di cucire, i risolini mi arrivavano finchè una voce ha detto.... ma come fai a dipingere una canzone!!! ahahhahaha dipingere una canzone!!!!bene appena arrivata nel mio box sottoterra è iniziata la... MUSICA, ho lavorato 10anni alle canzoni di gianna nannini, me le sono comprate e ascoltate tutte, ora a seguo anche in tour da fan ultras... ho comprato il pc, per cercare un contatto, non lo sapevo nemmeno accendere e sempre mi ridevano dietro, ho imprato ad usare il pc, ho cercato gianna, l'ho vista, le ho parlato, ho fatto la mostra con le mie 44 opere dedicate alle sue canzoni, è venuta gente da tutta europa, ne hanno parlato i giornali locali, ma quello che mi è mancato è stata la sua presenza, lei non è venuta.... ma pazienza ci riproverò ... ecco questa è la mia storia riassunta nel più bereve possibile.... non avrei voluto scriverla per la lunghezza, ma mi è sembrato giusto parlarvi un po di me. grazie per la pazienza che avete avuto nel leggere tutto. ciao