Un modo simpatico e veloce per riciclare i piccoli ritagli di stoffa, rimasti da progetti di taglio e cucito, è quello di trasformarli in perline che potranno essere impiegate per confezionare originali bijoux fai-da-te.
Per realizzarle si può usare qualsiasi tipo di stoffa, dalla leggera e coloratissima cotonina allo spesso jeans tinta unita: in base allo spessore della stoffa si otterranno perline dall'aspetto diverso, cioè più o meno lisce.
Oltre agli avanzi di stoffa servono solo della colla (a caldo o vinilica) e un bastoncino di legno, tipo quello per gli spiedini (per ottenere un foro più largo) o uno stuzzicadenti (per ottenere un foro più stretto).
La forma più semplice è quella a cilindro, come negli orecchini della foto sottostante, e si ricava da un semplice rettangolo.
Nella foto sotto invece ho riunito alcuni schemi in base ai quali si possono fare delle perline di forme diverse. Tutto dipende dalla tipologia di tagli da praticare; tra queste, la più semplice per cominciare è la n°1, che prevede come base di partenza un semplice triangolo, dal quale si ottiene una perlina cilindrica tondeggiante.
Qualsiasi schema si voglia seguire, il procedimento è lo stesso: si appoggia il bastoncino alla parte più larga del ritaglio (nella foto è l'estremità a sinistra) e si avvolge il resto del ritaglio su se stesso, fissando il lavoro ogni tanto con un goccio di colla. Quando si arriva all'estremità a punta, si blocca il tutto, sempre con un po' di colla.
Le perline così ottenute si possono infilare su qualunque tipo di filato: dal filo di nylon sottilissimo e invisibile, al cotone, alla lana, allo spago e al fil di ferro.
Si possono usare da sole oppure alternate ad altri tipi di perle di vari materiali.
Oltre allo spessore della stoffa, a determinare l'aspetto delle perline è la proporzione tra le dimensioni dei triangoli di partenza. In linea di massima, a triangoli più lunghi corrispondono più giri avvolti su se stessi e quindi perle più corte e cicciotte; invece a triangoli più larghi che lunghi corrispondono perle più lunghe e affusolate.
Foto credits: lo schema dei vari tipi di perle, sebbene modificato ed elaborato da me, l'ho trovato nel blog tantparfa.blogspot.it
Visita il mio blog: decoriciclo.blogspot.it
Per realizzarle si può usare qualsiasi tipo di stoffa, dalla leggera e coloratissima cotonina allo spesso jeans tinta unita: in base allo spessore della stoffa si otterranno perline dall'aspetto diverso, cioè più o meno lisce.
Oltre agli avanzi di stoffa servono solo della colla (a caldo o vinilica) e un bastoncino di legno, tipo quello per gli spiedini (per ottenere un foro più largo) o uno stuzzicadenti (per ottenere un foro più stretto).
La forma più semplice è quella a cilindro, come negli orecchini della foto sottostante, e si ricava da un semplice rettangolo.
Nella foto sotto invece ho riunito alcuni schemi in base ai quali si possono fare delle perline di forme diverse. Tutto dipende dalla tipologia di tagli da praticare; tra queste, la più semplice per cominciare è la n°1, che prevede come base di partenza un semplice triangolo, dal quale si ottiene una perlina cilindrica tondeggiante.
Le perline così ottenute si possono infilare su qualunque tipo di filato: dal filo di nylon sottilissimo e invisibile, al cotone, alla lana, allo spago e al fil di ferro.
Si possono usare da sole oppure alternate ad altri tipi di perle di vari materiali.
Oltre allo spessore della stoffa, a determinare l'aspetto delle perline è la proporzione tra le dimensioni dei triangoli di partenza. In linea di massima, a triangoli più lunghi corrispondono più giri avvolti su se stessi e quindi perle più corte e cicciotte; invece a triangoli più larghi che lunghi corrispondono perle più lunghe e affusolate.
Foto credits: lo schema dei vari tipi di perle, sebbene modificato ed elaborato da me, l'ho trovato nel blog tantparfa.blogspot.it
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