Fin da piccola ho visto mia madre ricamare, lei amava i punti classici ed aveva una grande creatività. Riteneva però il punto croce poco soddisfacente perchè era quello con i disegni decalcati, motivi grossi e stilizzati.
Il punto croce è conosciuto da molti secoli ma, come tantissime altre attività, è soggetto alle mode. Negli anni '80 venne riproposto al pubblico femminile un punto croce su tela Aida con motivi semplici, colorati e veloci da realizzare ed iniziò un nuovo periodo d'oro.
Quello che mi ha conquistato di questo punto è la sua versatilità; con poche crocette e pochi colori puoi creare una semplice ma efficace cornicetta oppure, con più crocette e più colori puoi riprodurre un capolavoro dell'arte mondiale.
Il ricamo a punto croce è solo apparentemente "facile", la maggiore difficoltà non è nel punto in sè stesso ma nella precisione dell'esecuzione e l'attenzione all'accostamento dei colori. Necessita quindi di una forte e costante concentrazione ma, proprio per questo, è un ottimo antistress. Per ricamare bene bisogna svuotare la mente e più di una persona mi ha confermato che ricamare è servito a superare momenti difficili.
I consigli che seguono nascono dalle mie esperienze personali e, in qualche caso, sono decisamente diversi dalle scuole di ricamo ma vogliono proprio essere solo dei consigli e non delle lezioni.
Cominciamo dal materiale necessario:
- schemi
- tela
- cotone moulinè
- aghi
- telaio
SCHEMI
In edicola troverete decine di riviste di punto croce e, se il ricamo vi conquisterà, verrete probabilmente colpite da una sorta di bulimia, non ne avrete mai abbastanza. All'inizio comprate qualche rivista in più ma, in seguito, vi converrà scegliere quella che maggiormente incontra i vostri gusti e vi è più utile.
L'utilità dipende dagli schemi che pubblica (siete ancora all'inizio o amate ricami piccoli e la rivista pubblica solo quadri o lavori enormi e complessi) o dal materiale che consiglia. Se la rivista chiede una tela che si compra solo in Internet a grande metratura o filati che si trovano solo a Roma allora non fa per voi (sempre che non abitiate a Roma!).
Il gusto dipenderà dagli schemi che appaiono e che sono tendenzialmente di tre tipi:
- quadrettato a colori senza simboli
- quadrettato a colori con qualche o tutti i simboli
- quadrettato in bianco e nero con i simboli.
I simboli sono segni grafici ed ad ogni simbolo corrisponde un colore (a fianco di ogni schema ci sarà una legenda che indica tutti i simboli e tutti i colori del cotone), sullo schema ogni quadretto indica un punto ed in ogni quadretto è contenuto un simbolo (quindi tre quadretti colorati o tre simboli indicano tre punti croce).
Con uno schema a colori senza simboli si potrà avere qualche difficoltà se si lavora con la luce artificiale che distorce un poco i colori e quindi è possibile confondere le sfumature. Quindi in alcuni schemi per i colori più simili viene aggiunto uno o più simboli, oppure su uno schema a colori sono stati aggiunti tutti i simboli e ricamando si riesce a seguire lo sviluppo del disegno.
Quando c'è uno schema in bianco e nero la difficoltà principale è il disorientamento. Soprattutto all'inizio del ricamo è possibile che non ci si raccapezzi più perchè sullo schema in bianco e nero è difficile visualizzare perfettamente il disegno che vogliamo realizzare e quindi conviene fotocopiare la pagina con il ricamo terminato e ogni tanto dare un'occhiata.
In ogni caso, qualsiasi rivista e schema si scelga, è meglio fare una bella fotocopia ingrandita per non rovinare la rivista e per lavorare meglio.
Per ora mi fermo qui e gli altri materiali li spiegherò la prossima volta.
Ciao a presto Luisa
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