Utilizzo tante tecniche e diversi materiali per i miei lavori creativi, uno di questi è l'Origami. Ormai questa tecnica è conosciuta anche in Italia ma per chi non sa cosa sia, è una tecnica tradizionale giapponese e letteralmente vuol dire “piegare la carta” (Ori significa piegare e Kami è la carta).
L’origine dell’Origami risale all’epoca Muromachi (1392-1573): si riconduce alla cerimonia del dono augurale del noshi-awabi ai samurai. Il noshi-awabi è un particolare mollusco, simbolo dell’immortalità, che veniva offerto all’interno di un astuccio di carta che, con il passare del tempo, è stato piegato in mondo sempre più complesso fino ad acquistare esso stesso dignità di dono.
Questa è la tecnica che si chiama “Origata” e per tanto tempo è stata dimenticata anche dal popolo giapponese; solo ultimamente è stata riscoperta e apprezzata. Mi piace pensare che una tecnica così antica continui ad esistere.
L’idea della sua antichità mi affascina tanto.
Qui potete vedere delle foto di Origata: http://pinterest.com/source/origata.com/
Da un po’ di tempo oltre a realizzare gli oggetti, sto insegnando la tecnica d’Origami ai bambini e agli adulti. Spesso mi chiedono dove e come ho imparato questa tecnica, ma in realtà l’ho imparata giocando quando ero piccola. In effetti, era uno dei miei giochi preferiti e non avrei mai pensato che fosse una tecnica così apprezzata in Italia.
Vediamo ora come fare l’origami. In genere, quasi tutti i modelli cominciano da un foglio quadrato, i cui lati possono essere di colore differente. In commercio esistono i fogli di carta colorata fatti apposta per l’Origami, ma se riuscite a tagliare la carta quadrata, potete utilizzare anche quella da fotocopie, la carta da regalo oppure i giornali. Dopo un po’ di pratica potete utilizzare addirittura la stoffa!
L’origine dell’Origami risale all’epoca Muromachi (1392-1573): si riconduce alla cerimonia del dono augurale del noshi-awabi ai samurai. Il noshi-awabi è un particolare mollusco, simbolo dell’immortalità, che veniva offerto all’interno di un astuccio di carta che, con il passare del tempo, è stato piegato in mondo sempre più complesso fino ad acquistare esso stesso dignità di dono.
Questa è la tecnica che si chiama “Origata” e per tanto tempo è stata dimenticata anche dal popolo giapponese; solo ultimamente è stata riscoperta e apprezzata. Mi piace pensare che una tecnica così antica continui ad esistere.
L’idea della sua antichità mi affascina tanto.
Qui potete vedere delle foto di Origata: http://pinterest.com/source/origata.com/
Da un po’ di tempo oltre a realizzare gli oggetti, sto insegnando la tecnica d’Origami ai bambini e agli adulti. Spesso mi chiedono dove e come ho imparato questa tecnica, ma in realtà l’ho imparata giocando quando ero piccola. In effetti, era uno dei miei giochi preferiti e non avrei mai pensato che fosse una tecnica così apprezzata in Italia.
Vediamo ora come fare l’origami. In genere, quasi tutti i modelli cominciano da un foglio quadrato, i cui lati possono essere di colore differente. In commercio esistono i fogli di carta colorata fatti apposta per l’Origami, ma se riuscite a tagliare la carta quadrata, potete utilizzare anche quella da fotocopie, la carta da regalo oppure i giornali. Dopo un po’ di pratica potete utilizzare addirittura la stoffa!
La tecnica d’Origami io la trovo molto rilassante e divertente, si possono creare tanti oggetti belli ed anche utili. Ad esempio si possono realizzare oggetti d’arredamento, gli orecchini, i bouquet da sposa e molto altro!
Che ne dite? Volete provare anche voi a fare l'Origami?
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