Maria Rita Macchiavelli: editoria, creatività, idee e progetti. L'intervista - parte1

Siamo molto lieti di averti sulle pagine di MissHobby, un onore per noi. Per chi ancora non sa molto di te, puoi raccontarci (in breve) chi è Maria Rita Macchiavelli?

E’ un pò difficile definirmi, in realtà sono una giornalista professionista con un’anomala formazione di tipo artistico e da oltre venticinque anni mi occupo di divulgazione di idee e tecniche di decorazione e faidate. Fino a diciassette mesi fa solo attraverso pubblicazioni editoriali.

Dal 19 settembre 2013 lo faccio sul web con Donnarita.it e in televisione come tutor di creatività alla trasmissione Detto Fatto di Rai2. 


Sappiamo che dalla tua fantasia e creatività sono nati libri, manuali e tutorial del mondo DIY, vuoi dirci di più?

Sono arrivata a Milano da Firenze nel 1991 e allora facevo l’illustratrice, l’aiuto scenografa e costumista in teatro, la decoratrice d’interni e la designer di bijoux. Non ero mai riuscita a fare una sola cosa.
Avevo due bambini molto piccoli e dovevo trovare un lavoro da fare anche in casa perciò ho iniziato a girare fra gli editori di scolastica. Lì qualcuno vedendo i miei book così diversi tra di loro mi consigliò di provare a contattare le riviste di arredamento.

So che sembra una favola ma dopo due appuntamenti (adesso non te li darebbe più nessuno) iniziai a collaborare con Brava Casa. Da lì conobbi il direttore di Milleidee che allora aveva preso il format di Marie Claire Ideés francese. Mi chiese se fossi stata capace di “copiare” i servizi di quel giornale perché i francesi vendevano in Italia solo i servizi vecchi. Io la guardai inorridita e con la franchezza che mi contraddistingue le dissi che io non avrei mai copiato un servizio di altri.
Al massimo glielo inventavo io.

Dopo 15 giorni mi arrivarono a casa tre scatoloni di colori Maimeri per fare il mio primo servizio “Tutto colore”. Mi vennero le lacrime agli occhi. Ma la mia fortuna non fu solo quella di realizzare gli oggetti, infatti avendo esperienza di teatro mi fu subito affidato anche lo styling dei servizi.

Dopo due anni pubblicavo il mio primo libro con Rizzoli. Si chiamava “Decorare con il Decoupage” dove mi inventai di sana pianta oltre la tecnica anche i cenni storici. Non è mai esistito che Maria Antonietta facesse il decoupage. La carta era più preziosa dei colori! Eppure questa favola gira ancora nel web!

In quel libro rivelavo un sistema su come isolare la carta su tutti gli oggetti possibili con il vinavil e il flatting. Era un metodo che avevo messo a punto per dei gioielli di carta che creavo insieme a un mio socio a Firenze. Da allora come ho scritto sull’introduzione del mio ultimo libro è possibile che chi pratica decoupage, fa la cartapesta, il mosaico o usa la passamaneria con la colla a caldo lo abbia imparato attraverso un mio libro o una mia pubblicazione.

Sono stata autrice di tutte le opere a fascicoli di fai-da-te uscite per Fabbri dal 1993 al 2009, tra le quali: “Idee per Creare, Pasta al Sale Facilmente; Kit Decoupage 1, 2, 3 e oltre, Patchwork di polistirolo, Kit Casa Profumo, Perline in kit e molti altri che non ricordo.

Nel 1997 iniziai a collaborare anche con Casaviva la storica rivista Mondadori di arredamento. Mi avevano affidato la rubrica “idee”. Ebbe così successo che l’allora direttore Marina Carrara mi propose un colpo di testa: era agosto, ero in montagna, mi chiamò al telefono e mi disse: “Ce la fai con le “tue ragazze”a organizzare una rivista da far uscire a novembre?” sai, l’abbiamo appena registrata: si chiamerà “Creare con Casaviva”. 

Un anno prima mi aveva chiamato una certa signora Brioschi che dirigeva un femminile tradizionale dedicato al cucito e ricamo e mi aveva chiesto se volevo occuparmi di un nuovo giornale che si sarebbe chiamato “Le idee di Casamia”. Il gusto non mi corrispondeva e la Signora era una despota, non avrei mai resistito con Lei con il mio caratterino. Così le presentai la mia assistente. Un’architetto decoratrice bravissima, Simona Baccarini. Lavora ancora in quella rivista e per vent’anni tutte le appassionate di decor in stile classico hanno copiato le sue creazioni.
Era la fine del 1999 e con “Creare” iniziava la stagione d’oro del fai da te creativo. Mi fu affidato il coordinamento della rivista con la libertà di scegliere e formare le collaboratrici. Molte di quelle adesso lavorano con successo o nell’editoria o come artiste artigiane. E’ un’esperienza della quale andrò sempre orgogliosa. Nel 2008 la rivista finì nei tagli della nuova direzione editoriale lasciando orfane un esercito di appassionate creative.

Ho raccontato questa che sembra una novella perché so che molte creative sono cresciute anche grazie all’entusiasmo e la passione che traspariva da quelle pagine e soprattutto per chi non mi conosce o mi ha visto solo in televisione dove sono costretta a far tutto in 10 minuti. Ogni tanto qualcuna scrive sulle pagine FB della trasmissione Rai: “ma da dove arriva ‘sta Donnarita? Non è giovane e fa robe strane e troppo semplici. Di sicuro è una raccomandata”…

...e prossimamente l'intervista continua! Visitate il suo negozio!