Così come li conosciamo, i pastelli sono in largo uso tra bambini e ragazzi, per gioco o per studio. Ne esistono di molte qualità, di molte marche e in confezioni che vanno dai 12 ai più di 48 pezzi ciascuna. Per essere utilizzati come materiale di studio per la scuola o per la propria professione, è preferibile, secondo me, acquistare marche come la Faber Castell, la Staedtler, la Stabilo, la Caran D'ache. Diciamo che quest'ultima è la più costosa tra quelle descritte ma, in commercio ne esistono di più buone e molto più care. Un problema che si può presentare è che i pastelli non possono essere mescolati ad altri per formare nuovi colori e toni, per questo non sono indicati per lavori che richiedono molte varianti di ogni singolo colore.
Tempo fa avevo comprato i pastelli acquerellabili, che non per forza devono essere utilizzati per bagnarli con acqua. Ho riscontrato che hanno una mina molto morbida, lascia tanto colore sulla carta e non mi piace. Quando andavo a scuola usavo spesso i Giotto perché quelli avevo, però non mi hanno mai soddisfatta perché sono duri, lasciano poca polvere sul foglio e si incorre nell'errore di ripassare più volte sulla parte già colorata, rovinando così la carta. Mi sono trovata molto bene con i Carioca, che hanno una consistenza giusta a parer mio, per quello che mi servivano. Non ho mai provato marche più costose ma, in classe, avevo delle compagne che avevano acquistato i Caran D'ache e se ne erano innamorate.
Vediamo insieme qualche curiosità e caratteristica di questo materiale creativo.
Circa duecento anni fa, i pastelli entrarono a far parte del mondo creativo e sono rimasti un mezzo poco apprezzato dagli artisti, rispetto ad altre tecniche. L'effetto che danno sulla carta è vellutato, morbido, coprente e vivace.
Da cosa sono composti? I pastelli sono composti di una pasta di pigmento in polvere legato con resina o gomma leggera.
Il pastello dura nel tempo solo avendone cura nel fissarlo bene alla carta, mediante fissativi che si reperiscono in commercio oppure con un fissativo fai da te. Questo si realizza con una soluzione al 2% di vernice dammar in benzina, che deve essere spruzzata tramite un diffusore spray, o spruzzatore di profumi ben pulito, sulla superficie colorata. Si può anche fissare ogni singolo strato, facendo attenzione a lasciare scoperto l'ultimo, come faceva Degas, noto pittore e scultore francese.
Foto da Pinterest.
Commenti
Accedi o registrati se non hai ancora un account MissHobby.