Due settimane fa abbiamo visto come ricavare un'unica fettuccia da un sacchetto di plastica, per poi lavorarla all'uncinetto o ai ferri.
Oggi invece parlerò di come usare un comune ferro da stiro per trasformarli in una pellicola da usare in molti modi creativi.
Il materiale occorrente è poco e facilmente reperibile in ogni casa: sacchetti di plastica e ferro da stiro (ovviamente), forbici e carta da forno. E' importante che i sacchetti NON siano del tipo compostabile.
Il ferro da stiro può anche essere quello che si utilizza abitualmente, tanto non si sporcherà né si rovinerà. D'altro canto, può essere impiegato per questo lavoretto anche un vecchio ferro non perfettamente funzionante, perchè è sufficiente che scaldi a bassa temperatura e senza vapore.
Oggi invece parlerò di come usare un comune ferro da stiro per trasformarli in una pellicola da usare in molti modi creativi.
Il materiale occorrente è poco e facilmente reperibile in ogni casa: sacchetti di plastica e ferro da stiro (ovviamente), forbici e carta da forno. E' importante che i sacchetti NON siano del tipo compostabile.
Il ferro da stiro può anche essere quello che si utilizza abitualmente, tanto non si sporcherà né si rovinerà. D'altro canto, può essere impiegato per questo lavoretto anche un vecchio ferro non perfettamente funzionante, perchè è sufficiente che scaldi a bassa temperatura e senza vapore.
Per cominciare è necessario privare il sacchetto della striscia di fondo e dei manici, tagliandoli con le forbici.
Poi si ripiega la plastica 3 o 4 volte, sovrapponendo gli strati e spianandoli con le mani. Successivamente si pone la plastica così ripiegata tra due strati di carta forno e vi si passa sopra il ferro, a bassa temperatura e senza vapore, per qualche secondo, fino ad eliminare le eventuali bolle d'aria che si formeranno. In questo modo gli strati di plastica si salderanno in un'unica pellicola. Attendere qualche momento prima di rimuovere la carta da forno e toccare la plastica, per evitare di scottarsi le dita. Se necessario, ripetere l'operazione fino alla completa saldatura degli strati.
Poi si ripiega la plastica 3 o 4 volte, sovrapponendo gli strati e spianandoli con le mani. Successivamente si pone la plastica così ripiegata tra due strati di carta forno e vi si passa sopra il ferro, a bassa temperatura e senza vapore, per qualche secondo, fino ad eliminare le eventuali bolle d'aria che si formeranno. In questo modo gli strati di plastica si salderanno in un'unica pellicola. Attendere qualche momento prima di rimuovere la carta da forno e toccare la plastica, per evitare di scottarsi le dita. Se necessario, ripetere l'operazione fino alla completa saldatura degli strati.
La plastica così ottenuta, anche se sottile è molto resistente, ma allo stesso tempo flessibile. Più strati ricavati dal sacchetto andremo a sovrapporre e a saldare insieme con il calore del ferro, più otterremo una pellicola spessa e rigida. In base a ciò che si intende realizzare è opportuno fare delle prove per verificare lo spessore più adatto all'occorrenza; inoltre, è comunque preferibile iniziare a sperimentare con piccoli fogli di plastica, anche se successivamente è possibile lavorare anche con fogli molto grandi.
Stirando insieme porzioni e ritagli di fogli di plastica di colori diversi, si possono creare sfumature e contrasti particolari.
La pellicola che risulta da questo trattamento può essere facilmente ritagliata con forbici e/o taglierno, si può cucire a mano o a macchina, si può forare con pinze e fustellatrici. Vi si può anche scrivere sopra con un semplice pennarello indelebile.
Permette di realizzare piccoli manufatti come bijoux, portachiavi e segnalibro, ma anche progetti più grandi come borsellini, pochette e addirittura borse.
La pellicola che risulta da questo trattamento può essere facilmente ritagliata con forbici e/o taglierno, si può cucire a mano o a macchina, si può forare con pinze e fustellatrici. Vi si può anche scrivere sopra con un semplice pennarello indelebile.
Permette di realizzare piccoli manufatti come bijoux, portachiavi e segnalibro, ma anche progetti più grandi come borsellini, pochette e addirittura borse.
Queste ultime creazioni sono realizzate da Serena-Suonatrice di carillon, la bravissima creativa grazie alla quale ho scoperto questa tecnica.
A presto! =)
Visita il mio blog: decoriciclo.blogspot.it
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